La Cattedrale di Noto, capolavoro del barocco siciliano

Noto

Il giardino di pietra e l'utopia barocca

La capitale indiscussa del Barocco siciliano, una città-monumento interamente ricostruita dopo il 1693 secondo un piano urbanistico unitario e scenografico. Noto è un sogno, un'utopia realizzata. Distrutta completamente dal terremoto del 1693 nella sua antica sede sul Monte Alveria, fu interamente ricostruita su un nuovo sito, in una posizione più dolce e assolata. Questa tabula rasa permise ai più grandi architetti dell'epoca (tra cui Rosario Gagliardi, Vincenzo Sinatra e Paolo Labisi) di progettare una città ideale, secondo i più avanzati canoni del barocco. Il risultato è un capolavoro di urbanistica e architettura, un "giardino di pietra" dove ogni chiesa, palazzo e piazza contribuisce a una scenografia unitaria e grandiosa, esaltata dal colore dorato della pietra calcarea locale.

La Rinascita Barocca

La ricostruzione di Noto fu un progetto colossale, pianificato a tavolino. La nuova città fu pensata su due livelli: una parte alta, destinata al popolo, e una parte bassa, lungo un asse principale (l'odierno Corso Vittorio Emanuele), destinata ai palazzi della nobiltà e ai complessi religiosi, i due poteri che guidarono la rinascita. Le vie sono ampie e rettilinee, intervallate da piazze scenografiche e scalinate monumentali, in un crescendo di stupore.

Da Non Perdere

  • La Cattedrale di San Nicolò: È il cuore della città. La sua imponente facciata a due torri, completata da una grandiosa scalinata a tre rampe, domina la piazza.
  • Palazzo Nicolaci di Villadorata: Situato in Via Nicolaci, è celebre per i suoi balconi sorretti da mensole scolpite in forme fantasiose e grottesche.
  • La Chiesa di San Domenico: Capolavoro di Rosario Gagliardi, con la sua elegante facciata convessa.
  • Palazzo Ducezio: Sede del Municipio, situato di fronte alla Cattedrale, con il suo elegante porticato.

L'Atmosfera

Passeggiare per Noto, specialmente la sera quando i monumenti sono illuminati, è un'esperienza immersiva. Il colore della pietra, una calcarenite tenera e dorata, assume con le luci artificiali una tonalità calda e ambrata che rende l'atmosfera magica e romantica. Via Nicolaci, durante il mese di maggio, si trasforma in un tappeto di fiori per la celebre Infiorata.

Consigli per la Visita

Il centro storico si visita comodamente a piedi. È consigliabile dedicare almeno mezza giornata all'esplorazione. La visita è particolarmente suggestiva al tramonto e di sera. Noto è anche famosa per la sua pasticceria, in particolare per le granite e i dolci a base di mandorla.

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Città barocca di Modica, famosa per l'architettura e il cioccolato

Modica

La Città nascosta nel canyon e le sue cattedrali rivali

Un capolavoro barocco unico al mondo, costruito sulle pendici di una profonda gola, famoso per le sue chiese monumentali e per il suo cioccolato di origine azteca. Modica è una città di una bellezza vertiginosa e inaspettata. A differenza di Noto, non fu ricostruita su un piano, ma rinacque dalle sue stesse macerie medievali, adattandosi alla topografia incredibile del sito: la confluenza di due fiumi (oggi coperti) che hanno scavato un profondo canyon. La città si sviluppa in verticale, con un groviglio di case, vicoli e scalinate che si arrampicano sulle pendici della gola, creando uno spettacolare effetto "presepe". In questo labirinto urbano, spiccano le moli imponenti di due chiese-capolavoro.

La Rinascita Barocca

La ricostruzione di Modica fu una sfida ingegneristica e urbanistica. Gli architetti barocchi, e tra tutti il geniale Rosario Gagliardi, sfruttarono i dislivelli e le pendenze per creare soluzioni scenografiche di un'audacia senza precedenti. Le facciate delle chiese non sono semplici prospetti, ma veri e propri fondali teatrali che si collegano alla città tramite scalinate monumentali.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • Il Duomo di San Giorgio: Considerato il capolavoro assoluto di Gagliardi e uno dei simboli del barocco siciliano. La sua magnifica facciata-torre, a tre ordini sovrapposti, si slancia verso l'alto, quasi a sfidare la gravità. È preceduta da una spettacolare scalinata a tenaglia di 250 gradini, che la proietta verso la città sottostante.
  • Il Duomo di San Pietro: Situato nella "città bassa" (Modica Bassa), è il tradizionale rivale di San Giorgio. Anch'esso è preceduto da una scenografica scalinata, ornata dalle statue dei dodici apostoli. La sua facciata, elegante e imponente, domina il corso principale.
  • Il Centro Storico: il modo migliore per scoprire Modica è perdersi nel suo dedalo di viuzze e "vanedde", scoprendo chiese rupestri, palazzi nobiliari e scorci mozzafiato.

Specialità Locali

Modica è famosa in tutto il mondo per il suo Cioccolato di Modica, prodotto con un'antica ricetta di origine azteca, portata in Sicilia dagli Spagnoli. È un cioccolato "a freddo", granuloso e aromatico, che non contiene burro di cacao aggiunto. Visitare uno dei tanti laboratori artigianali è un'esperienza imperdibile.

Consigli per la Visita

Modica richiede buone gambe. È una città da esplorare a piedi, salendo e scendendo per le sue innumerevoli scalinate. È consigliabile dedicare una giornata intera per visitare sia Modica Bassa che Modica Alta.

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Ragusa Ibla, gioiello tardobarocco e antico cuore della città

Ragusa Ibla

L'Incanto Barocco sospeso sulla collina

L'antico cuore di Ragusa, un gioiello di vicoli medievali e palazzi barocchi adagiato su una collina, che offre scorci e atmosfere di una bellezza senza tempo. Ragusa offre al visitatore due città in una. Dopo il terremoto del 1693, la nobiltà decise di ricostruire la città in un nuovo sito sull'altopiano (Ragusa Superiore), mentre il popolo e una parte dell'aristocrazia decisero di ricostruire l'antico borgo medievale di Ibla, nello stesso sito, su una collina isolata. Il risultato è un luogo magico, un'isola di pietra nel cuore della Sicilia, dove un impianto urbanistico medievale, fatto di vicoli stretti e tortuosi, si sposa alla perfezione con la magnificenza dei palazzi e delle chiese barocche.

La Rinascita Barocca

La ricostruzione di Ibla fu un'opera di innesto. Gli architetti, tra cui ancora una volta Rosario Gagliardi, inserirono i nuovi edifici barocchi nel preesistente e intricato tessuto viario medievale. Questo crea un effetto di continua sorpresa: dietro un vicolo stretto si apre una piazza monumentale, una facciata sontuosa si svela all'improvviso.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • Il Duomo di San Giorgio: è il vertice del barocco ibleo. Diverso dal suo omonimo di Modica, anche questo è un capolavoro di Gagliardi. La facciata, leggermente convessa e obliqua rispetto alla piazza, crea un effetto di straordinario dinamismo. Sorge in cima a una scalinata, in una posizione scenografica che domina l'intera Ibla. La sua cupola azzurra è il punto di riferimento del paesaggio.
  • La Piazza del Duomo: è una delle piazze più belle di Sicilia, un salotto a cielo aperto di forma irregolare, circondato da eleganti palazzi barocchi.
  • Il Portale di San Giorgio: è l'unica, magnifica vestigia della vecchia Cattedrale di San Giorgio, distrutta dal terremoto. È un superbo esempio di stile gotico-catalano del XIV secolo.
  • I Giardini Iblei: Un'oasi di pace all'estremità di Ibla, questi giardini pubblici offrono una vista spettacolare sulla valle sottostante e sui Monti Iblei.

L'Atmosfera

L'esperienza più bella a Ibla è passeggiare senza meta. Scendere dalla città superiore alla città inferiore attraverso la lunga scalinata di Santa Maria delle Scale offre una vista che toglie il fiato. Ibla di sera, con le sue luci calde e la sua atmosfera tranquilla, è particolarmente suggestiva.

Consigli per la Visita

È consigliabile lasciare l'auto nei parcheggi della città superiore e scendere a Ibla a piedi o con il bus navetta. La visita richiede almeno mezza giornata. La zona è famosa per la sua eccellente cucina e per i prodotti caseari, come il Ragusano DOP.

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Scicli, città-presepe di opulenza barocca, la Vigàta di Montalbano

Scicli

Il Salotto di Pietra nel Cuore dei Canyon Iblei

Un gioiello barocco di incredibile eleganza, adagiato sul fondovalle alla confluenza di tre canyon, oggi celebre in tutto il mondo come uno dei set principali della serie "Il Commissario Montalbano". Scicli è una città di una bellezza aristocratica e appartata. A differenza delle sue "sorelle" barocche, non si mostra immediatamente, ma si svela a chi scende dalle alture circostanti, adagiata in una conca dove si incontrano tre diverse valli ("cave"). Questa posizione unica le conferisce un'atmosfera intima e scenografica. La sua ricostruzione post-terremoto ha dato vita a un centro storico di un'armonia e di un'eleganza rare, culminanti nella magnifica Via Mormino Penna, considerata un esempio perfetto di urbanistica tardo barocca.

La Rinascita Barocca

Anche Scicli fu quasi completamente distrutta nel 1693. La sua ricostruzione vide la competizione tra le grandi famiglie nobiliari e gli ordini religiosi nel creare palazzi e chiese sempre più sontuosi. Il risultato è un tessuto urbano dove l'opulenza barocca si fonde con la spettacolarità del paesaggio naturale dei canyon circostanti.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • Via Francesco Mormino Penna: è il cuore della città e un capolavoro urbanistico, dichiarato dall'UNESCO "bene dell'umanità". È una via rettilinea e armoniosa, su cui si affacciano in una sequenza ininterrotta alcuni dei più bei palazzi e chiese della città, tra cui il Municipio (reso celebre dalla fiction "Il Commissario Montalbano" come sede del commissariato di Vigata) e la Chiesa di San Giovanni Evangelista.
  • Palazzo Beneventano: Situato in una posizione più defilata, questo palazzo è famoso per i suoi straordinari mascheroni che decorano i balconi. Considerati tra i più originali e grotteschi di tutto il barocco siciliano, raffigurano volti deformi e caricature che avevano una funzione apotropaica, quasi a esorcizzare la paura.
  • La Chiesa di San Matteo: è la chiesa-simbolo di Scicli, l'antica Chiesa Madre. Sorge solitaria e imponente in cima al Colle di San Matteo, dominando l'intera città. Sebbene oggi sia in gran parte abbandonata, la sua sagoma è parte integrante del panorama di Scicli.

L'Atmosfera

Scicli è una città elegante e vivace. La passeggiata serale lungo Via Mormino Penna e nella vicina Piazza Italia è un'esperienza da non perdere. Grazie alla sua fama cinematografica, ha sviluppato una vivace offerta turistica, pur mantenendo un'atmosfera autentica e signorile.

Consigli per la Visita

Per apprezzare appieno la bellezza di Scicli, è consigliabile ammirarla prima dall'alto, dal belvedere della Chiesa di San Matteo, per poi scendere e perdersi nelle sue vie.

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Palazzolo Acreide, gioiello barocco e sito UNESCO

Palazzolo Acreide

Il Doppio Tesoro, Greco e Barocco

Una città che custodisce due siti UNESCO: un centro storico di pregevole fattura barocca e uno dei più importanti e suggestivi parchi archeologici della Sicilia greca. Palazzolo Acreide, situata nell'entroterra montano a ovest di Siracusa, è una città dalla doppia anima e dal doppio tesoro. Da un lato, il suo centro storico è uno splendido esempio di ricostruzione tardo barocca, che le è valso l'inserimento nella lista UNESCO del Val di Noto. Dall'altro, la città sorge sul sito dell'antica colonia greca di Akrai, fondata dai Siracusani nel 664 a.C., il cui magnifico parco archeologico costituisce un'altra area protetta dall'UNESCO. Visitare Palazzolo significa compiere un viaggio completo nella storia della Sicilia, dalla colonizzazione greca alla rinascita settecentesca.

La Rinascita Barocca

il centro storico di Palazzolo, ricostruito dopo il 1693, è un affascinante labirinto di vie medievali su cui si innestano le scenografie barocche. La città è divisa da una rivalità storica tra due quartieri, ciascuno con la sua magnifica chiesa patronale.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Chiesa di San Paolo: Dichiarata basilica, è il patrono principale. La sua facciata a torre, convessa, è un capolavoro del barocco locale e si apre sulla via principale con una scenografica scalinata.
  • La Chiesa di San Sebastiano: Altrettanto imponente, con una facciata a tre ordini e una spettacolare scalinata che ne accentua la verticalità.
  • I Balconi: Palazzolo è famosa per possedere il balcone barocco più lungo del mondo, quello di Palazzo Caruso.

L'Anima Greca: il Parco Archeologico di Akrai

  • Il Teatro Greco: è il gioiello del parco. Più piccolo di quello di Siracusa, ma perfettamente conservato, è scavato nella roccia e offre una vista magnifica sulla valle sottostante. La sua acustica è ancora eccellente.
  • Le Latomie: Accanto al teatro si trovano le antiche cave di pietra, le latomie dell'Intagliata e dell'Intagliatella, usate anche come necropoli.
  • I Santoni: Un complesso unico nel suo genere. Si tratta di dodici grandi rilievi scolpiti nella roccia, risalenti al III sec. a.C., che rappresentano scene del culto della dea Cibele, un'antica divinità anatolica. È il più importante santuario dedicato a questo culto in tutto l'Occidente.

Consigli per la Visita

È consigliabile dedicare una giornata intera a Palazzolo, dividendo la visita tra il parco archeologico al mattino e il centro storico barocco nel pomeriggio e la sera. La città è anche rinomata per le sue tradizioni culinarie e per le sue vivaci feste religiose.

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Caltagirone, capitale della ceramica e città barocca

Caltagirone

Il Barocco Rivestito di Ceramica

Una delle capitali del Val di Noto, celebre in tutto il mondo per la sua tradizione millenaria nella produzione della ceramica, che trova la sua massima espressione nella spettacolare Scalinata di Santa Maria del Monte. Situata nel cuore della Sicilia, più distante dalle altre città del Val di Noto ma parte integrante del sito UNESCO, Caltagirone è una città dal carattere unico. Il suo barocco, pur magnifico, si fonde e si arricchisce di un elemento che ne costituisce la vera anima e la fama internazionale: la ceramica policroma. Ogni angolo della città, dai ponti alle facciate, dai parchi ai palazzi, è impreziosito da dettagli in maiolica. Questa tradizione artistica, le cui radici affondano nella preistoria e si sono arricchite con le dominazioni greca, araba e normanna, raggiunge il suo culmine nella monumentale Scalinata di Santa Maria del Monte.

La Rinascita Barocca e la Ceramica

la ricostruzione di Caltagirone dopo il 1693 fu l'occasione per gli artigiani ceramisti locali (i cannatari) di esprimere al massimo la loro maestria. La ceramica non fu usata solo per oggetti, ma divenne un elemento architettonico, utilizzato per rivestire cupole di chiese, pavimenti di palazzi, e per decorare facciate e spazi pubblici, conferendo alla città un colore e una vivacità unici.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Scalinata di Santa Maria del Monte: è il simbolo della città. Costruita nel 1606 per collegare la parte bassa con quella alta, questa scala di 142 gradini fu rivestita nel 1954 con splendide piastrelle in maiolica dipinte a mano. Ogni alzata presenta un motivo decorativo diverso, che ripercorre la storia e gli stili della ceramica siciliana dal X al XX secolo. Salirla è un'esperienza cromatica e artistica indimenticabile. Durante la festa del patrono San Giacomo (24-25 Luglio), la scala viene illuminata da migliaia di lumini a olio che formano un disegno spettacolare.
  • Il Museo Regionale della Ceramica: Ospitato in un belvedere panoramico, raccoglie una collezione straordinaria che documenta la storia della produzione ceramica in Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri.
  • Il Centro Storico: Tutto il centro storico è un susseguirsi di chiese e palazzi barocchi, molti dei quali impreziositi da dettagli in ceramica.

L'Atmosfera

Caltagirone è una città d’arte e di artigianato. Il centro è pieno di botteghe dove è possibile ammirare i maestri ceramisti al lavoro e acquistare manufatti di altissima qualità, dalle tradizionali "teste di moro" ai piatti e alle piastrelle.

Consigli per la Visita

la visita richiede almeno mezza giornata. La salita della scalinata è d'obbligo. La città è molto vivace durante le sue numerose feste, in particolare quella di San Giacomo.

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La Cava d'Ispica, sito di archeologia rupestre

Ispica

La Città Barocca e la sua Anima Rupestre

Un'affascinante cittadina barocca che sorge accanto a uno dei più importanti siti di archeologia rupestre del Mediterraneo, la Cava d'Ispica, una gola abitata per millenni. Ispica, al confine tra le province di Siracusa e Ragusa, offre al visitatore una duplice, straordinaria esperienza. Da un lato, la città moderna, ricostruita dopo il 1693, presenta un elegante impianto barocco. Dall'altro, a pochi passi, si apre la Cava d'Ispica, una profonda gola fluviale lunga 13 chilometri che è stata un ininterrotto insediamento umano dalla preistoria fino a pochi decenni fa. Visitare Ispica significa esplorare questa affascinante dicotomia tra l'architettura colta del Settecento e quella spontanea e primordiale della civiltà rupestre.

La Città Barocca

  • Chiesa di Santa Maria Maggiore: è il gioiello della città. Al suo interno custodisce uno ciclo di affreschi di Olivio Sozzi. All'esterno è preceduta da un magnifico loggiato a emiciclo, progettato da Vincenzo Sinatra, che crea una scenografia teatrale e avvolgente.
  • Chiesa Madre di San Bartolomeo: Con la sua imponente facciata, domina la parte alta della città.

Il Parco Archeologico della Cava d'Ispica

la cava è un vero e proprio museo a cielo aperto, un canyon dove la storia ha scavato le sue tracce nella roccia.

  • Insediamenti Rupestri: la cava è costellata da migliaia di grotte artificiali, che sono state utilizzate come abitazioni, chiese, stalle e tombe per oltre tremila anni.
  • Il "Castello" e il "Palazzo": Sono i complessi più monumentali, vere e proprie fortezze a più piani interamente scavate nella roccia.
  • Le Catacombe Cristiane: la Catacomba della Larderia, con le sue centinaia di loculi, testimonia la presenza di una fiorente comunità paleocristiana.
  • La "Spezieria": Un oratorio rupestre bizantino, con tracce di affreschi, che mostra come queste grotte fossero anche luoghi di fede e di preghiera.

L'Atmosfera e la Visita

Esplorare la Cava d'Ispica è un'esperienza unica. Si cammina in un ambiente naturale lussureggiante, lungo il letto del torrente, scoprendo a ogni passo le tracce di civiltà scomparse. È un viaggio in un mondo arcaico e silenzioso. La visita alla città barocca, specialmente la sera, offre un interessante contrasto, con la sua vita ordinata e le sue architetture eleganti.

Consigli per la Visita

il Parco Archeologico è molto esteso. È consigliabile dedicargli almeno mezza giornata e indossare scarpe comode. La visita alla città richiede un paio d'ore. Ispica è anche nota per la sua Settimana Santa, una delle più suggestive della Sicilia.

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Veduta di Ferla, borgo barocco sui Monti Iblei

Ferla

L'Eleganza Apparata del Barocco Ibleo

Un piccolo e delizioso borgo montano, parte del sito UNESCO, che custodisce un centro storico barocco di rara armonia e integrità. Arroccata su una collina nel cuore dei Monti Iblei, Ferla è uno dei centri minori inseriti nella lista del Patrimonio dell'Umanità UNESCO, e una visita qui rivela il perché. Questo borgo, lontano dalle rotte turistiche principali, ha conservato un centro storico settecentesco di una bellezza e di un'integrità sorprendenti. La sua via principale, che culmina nella scenografica Chiesa di San Sebastiano, è un perfetto esempio di urbanistica e architettura tardo barocca applicata a un contesto di piccola scala.

La Rinascita Barocca

Ferla fu rasa al suolo dal terremoto del 1693 e la sua ricostruzione fu un'opera corale che ha dato vita a un tessuto urbano armonioso e organico. Le chiese e i piccoli palazzi nobiliari si susseguono creando scorci di grande eleganza.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Chiesa di San Sebastiano: è il capolavoro della città. La sua facciata, a tre ordini riccamente decorati, è preceduta da un sagrato sopraelevato cinto da una balaustra in pietra, che la trasforma in un vero e proprio palcoscenico. L’interno è un tripudio di stucchi dorati.
  • La Chiesa Madre (dedicata a San Giacomo): Presenta una facciata più sobria ma non meno imponente, che domina la piazza principale.
  • La Via Sacra: Ferla è attraversata da una "Via Sacra", un percorso devozionale scandito da sette edicole che rappresentano i Dolori di Maria, a testimonianza della profonda religiosità del luogo.

L'Atmosfera

Ferla è un borgo tranquillo, dove la vita scorre a ritmi lenti. Passeggiare per il suo centro storico, specialmente la sera quando è illuminato, è un'esperienza rilassante e autentica. Si respira un'aria di dignità e di cura per il proprio patrimonio che è comune a molti di questi centri "minori".

Consigli per la Visita

la visita a Ferla si può combinare con quella della vicina Necropoli di Pantalica, di cui è una delle principali porte d'accesso. È una meta ideale per chi cerca un'esperienza del barocco siciliano più intima e lontana dalla folla.

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Scorcio del borgo-museo di Buscemi

Buscemi

Il Barocco e la Memoria del Lavoro Contadino

Un borgo ibleo che, oltre alle sue chiese barocche, ha saputo trasformarsi in un "paese-museo", ricostruendo gli ambienti e i mestieri della civiltà contadina di un tempo. Buscemi, un altro dei piccoli comuni del siracusano inclusi nel sito UNESCO, offre un'esperienza culturale unica. Accanto alla sua pregevole architettura barocca, frutto della ricostruzione post-sisma, il borgo ha sviluppato un progetto originale e intelligente: "I luoghi del lavoro contadino". Si tratta di un museo etno-antropologico diffuso, che ha recuperato i locali del centro storico per ricostruire fedelmente le botteghe artigiane e gli ambienti di vita della civiltà rurale iblea di fine Ottocento e inizio Novecento.

La Rinascita Barocca

il centro storico di Buscemi conserva belle testimonianze della ricostruzione settecentesca, in particolare la Chiesa Madre della Natività di Maria Santissima, con la sua elegante facciata.

Il Museo Diffuso: "I Luoghi del Lavoro Contadino"

Questa è la vera peculiarità di Buscemi. Passeggiando per il paese, ci si imbatte in una serie di locali a piano terra che sono stati allestiti come un tempo.

  • Le Botteghe Artigiane: Si possono visitare la bottega del fabbro (u firraru), del falegname (u falignami), del calzolaio (u scarparu), e persino un antico palmento per la produzione del vino. Ogni bottega è completa di tutti gli attrezzi originali dell'epoca.
  • Gli Ambienti Domestici: è stata ricostruita fedelmente una casa del bracciante (a casa ro jurnataru), con i suoi pochi e semplici arredi, che offre uno spaccato toccante della vita quotidiana di un tempo.
  • Un Progetto Culturale: Questo museo non è una semplice raccolta di oggetti, ma un progetto culturale che mira a non disperdere la memoria storica e l'identità di un intero territorio.

L'Atmosfera

Buscemi è un borgo autentico, dove il tempo sembra essersi fermato. La visita al museo diffuso è un'esperienza educativa e commovente, che permette di comprendere le radici profonde della cultura iblea, una cultura basata sul lavoro della terra e sull'ingegnosità artigiana.

Consigli per la Visita

la visita al museo diffuso richiede di ritirare le chiavi presso un punto informativo. È un'escursione ideale per le famiglie e per chiunque sia interessato alla storia sociale e all'antropologia, oltre che all'arte barocca.

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Chiesa Madre di Sortino, cuore del barocco locale

Sortino

Il Barocco Organico e la Memoria di Pantalica

Una cittadina iblea ricostruita con un originale impianto a ferro di cavallo, che custodisce un pregevole patrimonio barocco ed è una delle porte d'accesso alla vicina Necropoli di Pantalica. Situata su una collina che domina la Valle dell'Anapo, Sortino è una città che unisce una storia antichissima a una rinascita settecentesca di grande interesse. Come le sue vicine, fu completamente distrutta dal terremoto del 1693, che la fece scivolare a valle dal suo sito originario, Sortino Diruta, vicino a Pantalica. La nuova città fu ricostruita in una posizione più sicura con un impianto urbanistico pianificato, che le conferisce un carattere ordinato e un'atmosfera di serena operosità.

La Rinascita Barocca e l'Impianto Urbanistico

la ricostruzione di Sortino è un caso di studio interessante. A differenza del groviglio di Modica o della linearità di Noto, qui si optò per un impianto a ventaglio o a ferro di cavallo, con le vie principali che convergono verso la piazza centrale. Questo schema, che si adatta alla morfologia della collina, è dominato dalla mole della Chiesa Madre, posta nel punto più alto e scenografico, a simboleggiare il centro della vita religiosa e civile.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Chiesa Madre (Natività di Maria Santissima): è il fulcro della città. La sua imponente facciata a tre ordini, ricca di colonne e sculture, è un magnifico esempio del barocco locale. L’interno, a tre navate, è un tripudio di stucchi dorati, affreschi e marmi policromi.
  • La Chiesa di Santa Sofia: Dedicata alla prima patrona della città, presenta una facciata elegante e dinamica, con un portale finemente lavorato.
  • Il Centro Storico: Tutta la città è un susseguirsi di piccoli palazzi nobiliari con i loro balconi in ferro battuto, chiese e monasteri.

L'Atmosfera e le Tradizioni

Sortino è famosa per la produzione di un miele aromatico, il "miele dei Monti Iblei", e per le sue tradizioni culinarie. È un borgo vivo, dove si respira un'atmosfera autentica. La sua vicinanza alla Necropoli di Pantalica, il più grande sito di archeologia rupestre d'Europa, la rende una base ideale per escursioni di enorme interesse storico e naturalistico.

Consigli per la Visita

la visita al centro storico di Sortino si compie piacevolmente a piedi. È una meta ideale per chi vuole scoprire un barocco più raccolto e per chi intende esplorare i tesori archeologici e naturali della Valle dell'Anapo.

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Veduta del borgo barocco di Giarratana

Giarratana

La Perla Barocca dei Monti Iblei

Il più piccolo comune della provincia di Ragusa, un borgo montano che custodisce un centro storico barocco di grande fascino e autenticità. Adagiata sulle pendici del Monte Lauro, a quasi 900 metri di altitudine, Giarratana è un "balcone" naturale che si affaccia sul paesaggio dei Monti Iblei. Anche questo borgo, come gli altri della zona, ha una doppia storia: quella del sito antico, Terravecchia, e quella del nuovo insediamento, ricostruito in una posizione più bassa dopo il devastante terremoto del 1693. La nuova Giarratana è un piccolo gioiello di architettura e urbanistica tardo barocca, un luogo di pace e di tradizioni autentiche.

La Rinascita Barocca

la ricostruzione di Giarratana ha dato vita a un impianto urbano regolare, con due chiese principali che fungono da poli di attrazione. L'omogeneità dello stile e la piccola scala del borgo creano un'atmosfera di grande armonia.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Chiesa Madre (dedicata a Maria Santissima Annunziata e a San Bartolomeo): è la chiesa principale, con una facciata a tre ordini che si slancia verso l'alto e un interno riccamente decorato con stucchi.
  • La Chiesa di Sant'Antonio Abate: Presenta anch'essa una bella facciata barocca e si trova nella parte alta del paese.
  • Il Museo a Cielo Aperto: Negli ultimi anni, il borgo ha sviluppato un interessante museo a cielo aperto, con installazioni e percorsi che raccontano la storia e le tradizioni locali.

L'Atmosfera e le Specialità

Giarratana è un borgo estremamente tranquillo, ideale per chi cerca una fuga dalla folla. È un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente. È famosa in tutta la Sicilia per una sua specialità agricola: la Cipolla di Giarratana, una varietà di cipolla dolcissima e di dimensioni eccezionali (può superare i 2 kg di peso), a cui è dedicata una sagra estiva.

Consigli per la Visita

la visita a Giarratana è un'esperienza rilassante. Si può combinare con un'escursione naturalistica sui Monti Iblei o con la visita ad altri centri barocchi come Ragusa Ibla o Palazzolo Acreide. È una meta perfetta per assaporare l'autenticità e la quiete dell'entroterra siciliano.

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Borgo barocco di Monterosso Almo

Monterosso Almo

Il Presepe Ibleo e le sue Gemme Barocche

Un borgo incantevole, annoverato tra i "Borghi più belli d'Italia", che custodisce un centro storico ricco di capolavori barocchi e un'atmosfera autentica. Arroccato sulle pendici di una collina nel cuore dei Monti Iblei, Monterosso Almo è una scoperta inaspettata. Questo piccolo borgo, il più alto della provincia di Ragusa, offre un'esperienza del barocco ibleo intima e autentica. La sua struttura urbana, con le case addossate le une alle altre e dominate dalle facciate delle sue chiese, ricorda quella di un presepe. La rivalità tra i due quartieri principali, San Giovanni e Sant'Antonio, ha dato vita a due chiese di straordinaria bellezza, che sono il vanto della comunità.

La Rinascita Barocca

Come gli altri centri della zona, Monterosso fu gravemente danneggiato dal sisma del 1693. La sua ricostruzione ha prodotto un tessuto urbano omogeneo e di grande fascino, dove spiccano le architetture religiose, frutto dell'orgoglio e della competizione tra le confraternite locali.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Chiesa di San Giovanni Battista: è il gioiello del borgo. Situata nella parte alta, è preceduta da una scenografica scalinata. La sua facciata a tre ordini, ricca e slanciata, è un superbo esempio di barocco locale. L’interno è finemente decorato con stucchi.
  • La Chiesa Madre di Santa Maria Assunta: Si trova nel cuore del centro storico e presenta una facciata più sobria ma non meno imponente, in uno stile che fonde elementi barocchi e neoclassici.
  • Il Quartiere Antico: la parte più suggestiva del borgo è il dedalo di vicoli e scalinate che si inerpica sulla collina, offrendo scorci pittoreschi e viste panoramiche sulla valle sottostante.

L'Atmosfera e le Tradizioni

Monterosso Almo è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. La vita scorre lenta, e l'accoglienza è calorosa. Il borgo è rinomato per le sue tradizioni culinarie, in particolare per il pane casereccio cotto nel forno a legna e per i dolci tipici.

Consigli per la Visita

la visita a Monterosso Almo è un'esperienza di pace e di scoperta. Si può combinare con la visita ad altri centri vicini come Giarratana o Chiaramonte Gulfi. È la meta perfetta per chi cerca l'autenticità dei piccoli borghi siciliani.

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Veduta panoramica di Chiaramonte Gulfi, il Balcone di Sicilia

Chiaramonte Gulfi

Il Balcone di Sicilia e i suoi Musei

Un borgo panoramico che, oltre al suo pregevole centro storico barocco, offre un sistema museale unico, dedicato all'olio, alla musica, al ricamo e alla storia locale. Chiaramonte Gulfi gode di una posizione geografica invidiabile. Adagiata su una collina a quasi 700 metri di altitudine, si è meritata l'appellativo di "Balcone di Sicilia" per la vista straordinaria che offre, un panorama che nelle giornate limpide spazia dall'Etna fino alla costa meridionale. Oltre alla sua vocazione panoramica, Chiaramonte è una cittadina dall'elegante impianto barocco e, cosa rara per un piccolo centro, da una sorprendente e ricchissima offerta museale.

La Rinascita Barocca

Ricostruita dopo il 1693, la città presenta un centro storico armonioso, con un'arteria principale, il Corso Umberto I, su cui si affacciano palazzi nobiliari e chiese. L'architettura utilizza la pietra locale, che conferisce agli edifici un colore caldo e dorato.

Da Non Perdere (Monumenti Chiave)

  • La Basilica di Santa Maria La Nova: è la chiesa principale, con un'imponente facciata che fonde elementi tardo-barocchi e neoclassici. L’interno è un tripudio di stucchi, affreschi e opere d’arte.
  • L'Arco dell'Annunziata: è una delle più antiche e suggestive porte della città, un arco gotico trecentesco che testimonia l'impianto medievale pre-terremoto.
  • Il Sistema Museale: la vera perla di Chiaramonte è la sua rete di piccoli e curatissimi musei tematici, ospitati in edifici storici.

L'Atmosfera e le Specialità

Chiaramonte è una cittadina vivace e accogliente. È famosa per la sua eccellente produzione di olio extravergine d'oliva DOP dei Monti Iblei e per la sua tradizione culinaria, in particolare per i piatti a base di maiale.

Consigli per la Visita

È una meta che richiede una visita non frettolosa, per poter apprezzare sia il patrimonio architettonico sia la ricchezza dei suoi musei. La vista dal belvedere al tramonto è un'esperienza da non perdere.

mappa come e dove
Scorcio letterario di Vizzini, città di Verga

Vizzini

Dove il Barocco incontra la Letteratura di Verga

Un'antica e nobile città dell'entroterra, che unisce un significativo patrimonio barocco ai luoghi che hanno ispirato Giovanni Verga per i suoi capolavori veristi, come la "Cavalleria Rusticana". Vizzini è una città di grande fascino, la cui importanza storica e culturale va ben oltre le sue dimensioni. Arroccata su tre colli, ha origini antichissime, ma è nel suo patrimonio barocco e, soprattutto, nel suo legame indissolubile con lo scrittore Giovanni Verga, che risiede la sua unicità. Passeggiare per Vizzini significa muoversi alL’interno di una scenografia letteraria, ritrovando gli scorci, le piazze e le atmosfere che fanno da sfondo alle passioni e alle tragedie dei personaggi della "Cavalleria Rusticana" e di "Mastro-don Gesualdo".

La Rinascita Barocca

Anche Vizzini fu gravemente colpita dal sisma del 1693. La sua ricostruzione ha prodotto un centro storico ricco di chiese e palazzi di pregio, che si inseriscono in un impianto urbanistico medievale ancora ben leggibile.

I Luoghi Verghiani

Vizzini è un museo diffuso dedicato a Giovanni Verga.

  • La Piazzetta di Santa Teresa: è universalmente identificata come il luogo in cui si svolge il duello rusticano tra Compare Turiddu e Compare Alfio nella "Cavalleria Rusticana".
  • L'Osteria di "Gnà Nunzia": Un edificio storico è identificato come l'osteria dove Santuzza si reca per cercare Turiddu.
  • Il Museo Immaginario Verghiano: Un museo che, attraverso fotografie, documenti e installazioni, ricostruisce il mondo e l'immaginario dello scrittore.

L'Atmosfera

Vizzini ha un'atmosfera austera e quasi drammatica, che sembra ancora impregnata delle passioni veriste. È un luogo che invita alla lettura e alla riflessione, un'immersione in una Sicilia profonda, orgogliosa e ricca di contrasti.

Consigli per la Visita

Per apprezzare appieno Vizzini, è consigliabile aver letto o riletto le opere di Verga. La visita ai luoghi letterari, magari con una guida, è un'esperienza unica. La città è anche nota per la ricotta e i formaggi, tra i migliori della Sicilia.

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